eToro è una delle più note piattaforme di trading per utenti non professionisti, grazie alla sua impostazione “social”, la semplicità di utilizzo, la disponibilità di un portafoglio virtuale con 100.000 $ con il quale fare pratica (consigliatissimo), la possibilità di copiare portafogli creati ad hoc da eToro da altri utenti. In quest’ultimo caso non dovrete fare altro che depositare i soldi, scegliere il portafoglio adatto alle vostre necessità e premere copia, sarà poi l’autore a modificarlo o ribilanciarlo nel tempo a seconda delle necessità di mercato.
Vediamo ora alcune domande che vedo in genere poste nei vari forum, premettendo che non sono un investitore professionista e non sono nemmeno particolarmente fortunato col denaro 🙂
Quanto costa?
La pubblicità parla di “zero commissioni”, ma ovviamente tutta l’attività non è offerta gratis e allora quali sono i costi sostenuti dal cliente?
In realtà i costi ci sono e sono diversi:
- le commissioni per il deposito. Sono variabili in base all’origine, un bonifico (consigliato) ha commissioni più basse di una carta di credito/debito
- il tasso di conversione. Il conto eToro è in dollari, quindi verrà applicato un tasso di conversione sicuramente a vantaggio di eToro, anche se non ho fatto un riscontro.
- lo spread. Gli asset disponibili su eToro presentano valori di acquisto e di vendita diversi, la differenza tra il prezzo reale e quello di acquisto/vendita è il margine di guadagno di eToro sulla transazione. Lo spread varia in base al prodotto acquistato, le criptovalute presentano uno spread mediamente più alto, in alcuni casi veramente alto (3,5%). N.B. una volta aperta la transazione, starete subito in perdita proprio per questa differenza
- le commissioni sulle vendite allo scoperto o su altri strumenti CFD. Quando l’operazione è portata avanti con i CFD vuol dire che non acquistate direttamente l’asset, ma un titolo basato su tale asset. In questi caso eToro applica delle commissioni se tenete il titolo oltre la giornata o oltre il fine settimana, gli importi sono indicati in basso nella finestra di apertura della transazione.
- i costi per il prelievo. Il trasferimento dal conto eToro al vostro conto corrente bancario ha un costo, e poi c’è sempre la conversione dollari/euro
- ultimo e, forse, non ultimo c’è il rischio di cambio. Dal momento del deposito a quello del prelievo potrebbe cambiare anche sensibilmente il tasso dollaro/euro, creando una ulteriore minusvalenza o plusvalenza. Se avete fatto diversi depositi in periodi diversi ovviamente non sarà facile capire se il tasso di cambio è favorevole o meno, come estrema soluzione valutate anche di aprire un conto in dollari in Italia, per evitare il rischio di cambio o almeno gestirlo con più calma se avete necessità di spostare il denaro da Etoro.
Chi si trova sul social?
Come detto, la piattaforma è “social”: ogni utente potrà esporre la propria opinione con dei post allo stesso modo di Facebook, con la differenza che i post sono tutti pubblici e si possono acquistare azioni, criptovalute e altri strumenti finanziari.
Gran parte degli utenti hanno poche conoscenze in materia di trading e, ad ogni richiesta, risponderanno con HODL o HOLD (mantieni, non vendere), BUY THE DIP (compra quando il valore cala), TO THE MOON (il titolo salirà fino alla luna), LAMBO (Lamborghini, la prima cosa che sarà comprata con i soldi guadagnati), questi sono gli utenti da evitare. Poi ci sono gli altri, a volte professionisti del trading o con ottime conoscenze, che vale la pena seguire per qualche informazione più ragionata o per copiarne il portafoglio se è vicino alle nostre necessità.
Infatti Etoro ha una interessante funzionalità che è quella di copiare i portafogli di altri utenti, in questo modo non dovrete preoccuparvi di ribilanciare il portafoglio, togliere i rami secchi, ecc… e potreste anche studiare come viene creato e mantenuto un portafoglio. Attenti ovviamente al portafoglio da copiare, che sia di una persona che ritenete preparata. Molti hanno percentuali di guadagno molto alti, in genere ciò è dovuto a portafogli ricchi di criptovalute, quindi anche con maggior rischio di perdite.
Cosa si trova?
Ci sono azioni, criptovalute, materie prime, indici, ETF. eToro è un broker, quindi, non troverete tutto, ma solo una selezione di questi prodotti a loro discrezione. L’assortimento è ampio e per un utente medio sono più che sufficienti.
Cosa compro?
Quando comprate su eToro, in genere, comprate direttamente l’asset sottostante a meno che non vediate la sigla CFD vicino al prodotto. Comprando direttamente i titoli, avrete diritto ad eventuali dividendi, ma non al diritto di voto oppure nel caso delle criptovalute è consentito per alcune di esse l’esportazione su portafogli personali. In alcuni paesi alcuni asset sono disponibili solo in forma di CFD.
Il trading: i pulsanti compra, vendi, chiudi
Leggo spesso di utenti che cercano di vendere un’azione o altro e non ci riescono o, meglio, fanno un’altra operazione che ora vedremo.
Le operazioni disponibili sono compra e vendi, disponibili sia come investimento immediato che come ordine, e chiudi.
La transazione quindi si inizia con:
- compra, se si vuole acquistare un asset e si chiude con… chiudi NON con vendi. Guadagnerete se alla chiusura il titolo sarà salito.
- vendi, se si vuole vendere un asset di cui non si dispone: è la classica vendita allo scoperto/shorting. Guadagnerete se alla chiusura il titolo sarà diminuito di valore, è un modo per guadagnare quando un titolo o il mercato in generale è in calo.
Per “compra” e “vendi” è possibile l’investimento immediato ai prezzi di mercato oppure fare un ordine, col quale potete decidere di comprare/vendere solo se il prezzo arriverà ad un certo valore. E’ un’opzione utile se pensate che il prezzo attuale sia troppo alto/basso e siete disposti ad iniziare un’operazione solo a condizioni diverse.
La possibilità di fare ordini o di vendere non è sempre possibile, Etoro si riserva la facoltà di disabilitarle in particolari condizioni: mercati chiusi, titoli troppo volatili.
Le criptovalute. Va bene eToro?
Etoro non è un exchange, le valute presenti sono poche e con spread di acquisto alti. Va bene per acquisti di lungo periodo e se già lo usate anche per le azioni e volete avere tutto sulla stessa piattaforma. Se volete avere qualcosa in più dalle criptovalute considerate anche altre alternative (vedi più giù).
Oltre ai limiti evidenziati sopra non è possibile per tutte le criptovalute presenti l’esportazione fuori da eToro, ciò è possibile solo con alcune valute selezionate grazie all’app Etoro wallet. Non è un’operazione molto comune, ma se siete interessati a questa possibilità verificate prima se la valuta che vi interessa può essere esportata.
Quando comprate cripto valute, avrete effettivamente la moneta che sarà custodita da eToro, potreste volerla esportare perché non vi fidate di eToro oppure per fare trading tra valute su altre piattaforme, come detto l’esportazione è possibile solo per alcune cripto. Per la cronaca non è un’operazione molto semplice e un errore potrebbe anche comportare la perdita della valuta, tipo mettere dei Bitcoin in un portafoglio destinato al Cardano.
Diventerò milionario?
A questa domanda non so rispondere (per la cronaca, io finora non lo sono diventato), scegliete sempre con attenzione gli acquisti lasciandovi guidare poco dal cuore e molto dai numeri, ma anche questo non garantisce buoni risultati, vincere il mercato è sempre stato il sogno di tanti, ma pochi ci riescono. Nel 1999 fu creato un paniere di titoli scelti da uno scimpanzé lanciando delle freccette su una lavagna… risultato? Fu il ventiduesimo maggior trader di successo di quell’anno 😀
Fatte queste premesse i consigli di base che si leggono sono sempre i soliti e sostanzialmente validi:
- Buy low (o buy the dip), sell high. Semplice, ma va a capire quando siamo veramente in basso e quando veramente in alto. Esiste a tal proposito un altro detto “Non prendere il coltello che cade”.
- Don’t be greedy (non essere avido). A volte ci si deve anche accontentare e prendere i profitti (TP – Take Profit) a quel livello che riteniamo adeguato.
- Hold when the market drops. Non vendere quando il mercato cala in preda al panico con la paura di perdere tutto, ma in base al valore atteso del titolo. Se non ci sono speranze, meglio prendere quel che rimane e ripartire, ma se il titolo è valido le cadute di valore sono frequenti soprattutto tra le criptovalute.
- Buy the rumors, sell the news. Compra in base ad indiscrezioni e vendi quando l’indiscrezione diventa pubblica, notizia. Il prezzo delle azioni contiene sia il valore dell’azienda sottostante che le aspettative sul suo futuro, ma quando le aspettative saranno certe è troppo tardi per comprare. Se una società annuncia che il prossimo mese commercializzerà un vaccino, l’azione andava comprata quando è iniziata la fase di sviluppo, si può ancora comprare all’annuncio, ma il mese prossimo è inutile perché nel prezzo dell’azione saranno già “contenuti” i ricavi dalla vendita del vaccino.
- Diversifica. Aprire posizioni in settori diversi ti può avvantaggiare in caso di cali di un settore.
- Maggiori guadagni, maggiori rischi. Se volete rischiare, fatelo con denaro di cui non avete necessità a breve e che potreste anche perdere senza gravi conseguenze.
- E ancora, studiate e informatevi. Cercate sempre di capire se il titolo/settore sono profittevoli, se l’azione che vi interessa non è già sopravvalutata, ecc… ecc…
E’ sicuro tenere soldi su eToro?
Bella domanda alla quale vorrei anche io una risposta. eToro deve sottostare alle regole della CySec, l’autorità di vigilanza di Cipro in materia, quindi alle principali regole europee. Per il resto prestate grande attenzione alle password (evitate di memorizzarle sul dispositivo che usate e scegliete dalle preferenze l’autenticazione a due fattori), aggiornate regolarmente i dispositivi coi quali accedete alla piattaforma e applicate le altre regole basilari per la sicurezza del vostro account.
Altri strumenti per gestire eToro
Vista la grande popolarità del sito, molti sviluppatori esterni hanno prodotto soluzioni che semplificano l’uso del sito. Si possono trovare in rete estensioni per Chrome che automaticamente indicano lo spread applicato per quel titolo senza dover farci prendere la calcolatrice, estensioni che chiudono le transazioni ad un certo prezzo (eToro consente di impostare lo SL. Stop Loss, almeno al 25%), altri che consentono di tenere sotto controllo un altro portafoglio per analizzarne i cambiamenti e tanti altri strumenti che potete esaminare su Github.
Le tasse
Veniamo ora ad un argomento cui prestare particolare attenzione e che non ho ancora approfondito, ma mi riservo di farlo nei prossimi mesi, se avete conoscenze in materia e volete integrare questa pagina contattatemi oppure tornate tra qualche mese per vedere se ci sono stati sviluppi.
eToro ha sede fuori da territorio italiano e quindi anche i nostri risparmi voleranno lì quando decideremo di depositarli sul conto Etoro, questo comporta alcuni obbligi dichiarativi dal punto di vista fiscale. Comunicate quindi al vostro commercialista/fiscalista/caf dell’esistenza del conto per poter adempiere agli adempimenti in maniera corretta.
A grandi linee, tutta la ricchezza detenuta all’estero va dichiarata nel quadro RW della dichiarazione dei redditi (modello Redditi non 730, si può però anche fare il 730 e presentare il modello redditi solo col quadro RW) per scopi informativi o per pagare le relative tasse, come l’imposta di bollo. Ci sono alcune limitazioni in base all’importo e alla giacenza media dell’anno (da approfondire).
Vanno inoltre pagate le imposte, pari al 26 per cento, sugli utili prodotti. Gli utili sono i guadagni sulle posizioni chiuse al netto delle perdite e vanno dichiarati nel quadro RT (anche questo è da verificare e approfondire).
Le tasse – Le criptovalute
Per le criptovalute, i guadagni vanno tassati se durante l’anno il loro controvalore supera circa i 51 mila euro (i vecchi cento milioni di lire) per almeno 7 giorni consecutivi. La ricchezza va comunque dichiarata nel quadro RW a titolo informativo.
Alternative
Ci sono diverse alternative per fare trading online: basta googlare un po’ per trovarne molte, ma non avendole provate non le nomino nemmeno. Quello che posso dirvi è che anche gli altri operatori mettono a disposizione un portafoglio virtuale per fare pratica.
Sopra, parlando dei costi, ho scritto che lo spread per le criptovalute è particolarmente alto, per risparmiare ci sono i cosiddetti “exchange” che oltre a tariffe più basse hanno anche una maggiore varietà di criptovalute e di strumenti ad esse relative. Uno dei più grandi è Binance: commissioni per l’acquisto dello 0,1%, zero commissioni sui bonifici area Sepa (condizioni al momento della scrittura dell’articolo). L’interfaccia è però a mio avviso più ostica, generando situazioni al limite del paradosso: ad esempio dopo aver acquistato una critovaluta non potevo venderla e/o convertirla in altre criptovalute. Ci sono poi riuscito, ma non è stato molto intuitivo.
E’ inoltre anche difficile capire se state perdendo o guadagnando su una criptovaluta se non confrontando il prezzo attuale col costo di acquisto. Per fortuna l’applicazione per cellulare ha una versione “Lite” che è più semplice da usare, ma ci vorrà comunque più impegno per capirne il meccanismo. Quest’ultimo limite pare sia lo stesso anche di altri exchange.